Medicina Narrativa, storie più ricche con la mindfulness

La medicina narrativa raccoglie e analizza storie di pazienti e professionisti sanitari per trarre spunti utili alla cura del singolo paziente, all’organizzazione dei percorsi di cura, alla definizione delle politiche sanitarie, alla ricerca.

Jon Kabat-Zinn. Foto by Mari Smith

Sono soprattutto le storie ricche di particolari e di immagini a offrire le indicazioni più interessanti, ma non sempre le narrazioni presentano tali caratteristiche. La pratica della mindfulness, facilitando la stesura di narrazioni vivide e feconde e favorendo l’ascolto consapevole delle storie, può essere un potente alleato della medicina narrativa. Lo ha affermato Nicola Castelli nella lezione tenuta al I Modulo del Master di Medicina Narrativa Applicata di Istud. Castelli ha ricordato che la mindfulness, traducibile come attenzione consapevole, è nata negli anni Settanta come metodo per aiutare i malati cronici a gestire lo stress psichico, fisico, emotivo e relazionale associato alla malattia. E’ stato Jon Kabat-Zinn, biologo molecolare di Boston, a elaborare, a partire dalle pratiche del buddismo, un percorso originale e adattabile a diverse culture e contesti, che consiste in esercizi volti ad allenare l’attenzione consapevole. Dalla clinica per la gestione dello stress, fondata da Kabat-Zinn, la pratica della mindfulness si diffuse progressivamente e oggi viene utilizzata in tutto il mondo in applicazioni non soltanto in ambito clinico, ma anche educativo, organizzativo, di sviluppo personale. Sono stati pubblicati studi che dimostrano come le pratiche di mindfulness siano utili per aumentare la concentrazione e l’attenzione al presente, l’insight, l’equilibrio emotivo e la capacità di ascolto empatico; secondo alcune ricerche, effetti benefici sono riscontrabili anche nel sistema immunitario. La casa editrice Springer pubblica Mindfulness, una rivista peer-reviewed interamente dedicata alla ricerca e alle best practices su questo argomento. “Mindfulness” esplora la natura e i fondamenti della disciplina, i suoi meccanismi d’azione e il suo utilizzo nei diversi contesti culturali, pubblica inoltre articoli sui problemi relativi al training dei medici, del personale sanitario e degli insegnanti.