La Fisiatria Interventistica in Italia

Le tecniche “interventiste” in Medicina Fisica e Riabilitazione esistono e sono adoperate da diversi decenni. Si pensi alla Medicina Manuale (anni ’60-’70) con le tecniche manipolative, le infiltrazioni alla colonna vertebrale e quelle articolari o l’utilizzo di alcune terapie fisiche (come, ad esempio, le onde d’urto).

Nel corso degli ultimi anni si è assistito a un crescente interesse rivolto a tecniche mini-invasive utili nella gestione delle patologie muscoloscheletriche.

Lo sviluppo dell’ecografia muscoloscheletrica (e la sua diffusione tra gli specialisti in Medicina Fisica e Riabilitativa) e l’avvento di sostanze a uso “locale” (acidi ialuronici, sostanze sclerosanti, preparati piastirinici autologhi e cellule staminali) sono solo alcune delle motivazioni che stanno dietro alla diffusione della Fisiatria Interventistica.

Nel contesto di un percorso riabilitativo il Fisiatra interventista conosce e sa eseguire alcune tecniche che posso essere risolutive di una patologia o, più spesso, rendere più rapido il percorso fisioterapico o, ancora, possono ridurre la sintomatologia algica, rendendo la fisioterapia più efficace.

La definizione di “Fisiatria Interventistica” non nasce in Italia; con il termine “Interventional Physiatry” (o “Spine Interventional Physiatry”) nel mondo statunitense ci si riferisce in senso stretto, al Fisiatra esperto nel trattare il dolore della colonna e le radicolopatie. “Essa utilizza procedure quali blocchi nervosi, infiltrazioni intrarticolari, infiltrazioni epidurali, anuloplastica elettrotermica intradiscale, infiltrazioni dell’articolazione sacro-iliaca, ablazione nervosa, discografia lombare e blocchi simpatici” (1).

In Italia alcune di queste tecniche (cui si associano altre tecniche come l’ossigeno-ozonoterapia, l’agopuntura, la mesoterapia, la proloterapia) sono spesso gestite dagli specialisti della terapia del dolore (per lo più Anestesisti), ma da alcuni anni anche i Fisiatri mostrano interesse diretto nell’utilizzo di tali tecniche terapeutiche.

Tra le tecniche più adoperate sinora in ambito di Fisiatria Interventistica vi sono certamente le infiltrazioni ecoguidate. La guida ecografia rappresenta uno strumento facilmente accessibile e privo di rischi per il paziente e per l’operatore e, al tempo stesso, consente un monitoraggio in tempo reale del percorso che l’ago effettua durante la tecnica infiltrativa. In questo modo il Fisiatra interventista può, da solo o in equipe con altre figure (i.e. Radiologo), raggiungere una cavità articolare o una borsa sierosa o uno spazio peritendineo.

Anche l’ossigeno-ozonoterapia trova ormai da anni larga diffusione in ambito fisiatrico, consentendo un approccio terapeutico/riabilitativo alle rachialgie e alle radicolopatie più efficace e, spesso, più tempestivo.

La Fisiatria Interventistica in Italia

Nel corso degli ultimi anni si è assistito a un interesse talmente crescente che anche la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione (SIMFER)(2) si è “munita” di una Sezione di lavoro dedicata proprio alla Fisiatria Interventistica (coordinata in atto dal Prof. Massazza, Torino)

È anche nata, di recente, una Società multidisciplinare dedicata alla “Medicina Riabilitativa Interventistica”, la SIMRIM (3), presieduta dal Prof. Saggini (Chieti).

Da circa tre anni esiste anche un “contenitore virtuale” dedicato alla Fisiatria Interventistica che di recente è stato convertito a portale web (FisiatriaInterventistica.it (4)). In tale portale, di cui ho il piacere di essere Coordinatore Scientifico, sono racchiuse le principali patologie trattabili in ambito di Fisiatria Interventistica e le procedure terapeutiche a disposizione del Fisiatra. È prevista anche l’attivazione della funzione “Cerca medico” con cui i pazienti potranno individuare gli specialisti che si sono registrati al sito e che eseguono tali procedure terapeutiche.

La sensibilità che si sta sviluppando nei riguardi della Fisiatria Interventistica potrà portare a una maggiore e migliore diffusione delle Procedure Terapeutiche che consentono una riduzione dei tempi della riabilitazione e, quindi, una più rapida e migliore ripresa delle attività di vita quotidiane e professionali. Ritengo, pertanto, che l’interesse che i giovani Fisiatri mostrano nei confronti della Fisiatria Interventistica debba incontrarsi con le scelte di chi organizza i servizi di riabilitazione: sempre più offerta terapeutica verrà richiesta dai pazienti che cercheranno di risolvere il loro problema prima e meglio.

Falco FJE, Narrow CM, Carbon JR, Martinez G, Frey MR. Fisiatria Invasiva. Secrets in Medicina Fisica e Riabilitazione. Cuzzolin Editore, 2005, 595-615

1. www.fisiatriainterventistica.it

2. www.simfer.it

3. www.simrim.it

Autore

Marco Di Gesù

Dott. Marco Di Gesù Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Palermo, Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione conseguita presso l’Università degli Studi di Messina.   