Federica Riva-Rovedda
Borsista presso Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche dell’Università degli Studi di Torino
Cos’è la telemedicina?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la telemedicina come l’erogazione di servizi a distanza grazie all’uso delle tecnologie informatiche al fine di scambiare informazioni utili alla diagnosi, al trattamento ed alla prevenzione delle malattie. (1)
I servizi di telemedicina possono essere distinti nelle seguenti tipologie:
- Telemedicina specialistica: comprende servizi medici a distanza all’interno di una specifica disciplina medica. Può avvenire tra medico e paziente oppure tra medici e altri operatori sanitari. Le prestazioni della Telemedicina Specialistica si possono realizzare secondo le seguenti modalità:
- Televisita: atto sanitario in cui il medico interagisce a distanza con il paziente. Il collegamento deve consentire di vedere e interagire con il paziente e deve avvenire in tempo reale o differito.
- Teleconsulto: attività di consulenza a distanza fra medici che permette a un medico di chiedere il consiglio di uno o più medici, in ragione di specifica formazione e competenza.
- Telecooperazione sanitaria: assistenza fornita da un operatore sanitario ad un altro operatore sanitario impegnato in un’attività sanitaria (es. soccorso d’urgenza).
- Telesalute: attiene principalmente all’assistenza primaria. Riguarda i sistemi e i servizi che collegano i pazienti, in particolar modo le persone con patologie croniche, con i medici. Permette a un medico (spesso un medico di medicina generale in collaborazione con uno specialista) di interpretare a distanza i dati necessari al telemonitoraggio di un paziente, e, in quel caso, alla presa in carico del paziente stesso.
- Teleassistenza: sistema socio-assistenziale per la presa in carico della persona fragile a domicilio, tramite la gestione di allarmi, attivazione dei servizi di emergenza, e chiamate di “supporto” da parte di un centro servizi. La Teleassistenza ha un contenuto prevalentemente sociale, con confini sfumati verso quello sanitario, con il quale dovrebbe connettersi al fine di garantire la continuità assistenziale. (1)
Perché può essere importante la telemedicina?
Al fine di garantire una risposta rapida, efficiente ed efficace alle esigenze e alle richieste delle persone assistite la sanità ha bisogno di rinnovarsi.
La telemedicina ha la potenzialità di abbattere le barriere geografiche e temporali, sopperendo alla non omogenea distribuzione dell’offerta sanitaria sul territorio e di permettere alla medicina di:
- raggiungere un maggior numero di persone (soprattutto quelle che vivono in zone remote o con carenti strutture sanitarie);
- velocizzare le procedure burocratico – amministrative.
Inoltre, in un’ottica di riduzione della spesa sanitaria, il nostro servizio sanitario necessita un processo di revisione e adattamento per garantire continuità assistenziale, sicurezza e miglioramento della qualità di vita delle persone assistite. Tale considerazione diventa fondamentale soprattutto nell’approccio alle patologie croniche come il diabete mellito di tipo 2. (2)
Diverse studi clinici randomizzati e controllati, infatti, hanno messo in evidenza il potenziale impatto positivo degli interventi di telemedicina (3-7). Nel caso specifico, non si tratta solamente di interventi basati sul life-coaching, sull’educazione terapeutica o sul messaggio di rinforzo tramite dispositivi tecnologici, ma anche di interventi più strutturati che prevedono un engagement della persona assistita. Studi recenti (5-7, 8-13), infatti, indicano che le persone con diabete mellito, inserite in programmi sperimentali che prevedono la registrazione dei parametri (glicemia, pressione arteriosa, attività fisica e regime alimentare) su un portale medico dedicato, a cadenze temporali predefinite, possano trarre un notevole giovamento nella gestione della patologia e un miglioramento della qualità di vita e della percezione di sicurezza dei servizi sanitari dedicati.
Nello specifico il trial clinico di Wang et al (8), ha messo a confronto i valori emoglobina glicata in persone con diabete di tipo 2 che partecipavano a un intervento di telemedicina e persone seguite attraverso visite ambulatoriali. I soggetti inclusi nello studio erano comparabili per età (in media 55 anni), sesso, valori di emoglobina glicata (9%) e principali comorbilità (dislipidemia, obesità patologie cardiovascolari) . Nelle persone che usufruivano di un’applicazione mobile (connessa con i clinici di riferimento) si è osservata una riduzione dell’emoglobina glicata significativa passando da 9.3% a 7.5%.
A supporto dello sviluppo di modelli di assistenza clinica basati sulla telemedicina nelle strutture di assistenza sanitaria primaria, Robson e Hosseinzadeh hanno condotto una revisione sistematica e una meta-analisi di studi randomizzati e controllati su 29 trial che avevano valutato l’effetto di uno o più tipi di interventi di telemedicina sui livelli di HbA1c rispetto alle cure standard. L’età media delle persone assistite era di 56 anni e si trattava di pazienti affetti da altre comorbilità (dislipidemia e ipertensione). I risultati hanno dimostrato che gli interventi di telemedicina considerati (l’uso di app telefoniche su cui inserire i propri parametri vitali, la predisposizione di telefonate e messaggi di rinforzo e/o chiarimento sulla sintomatologia e sulla terapia o momenti di video-consultazione) hanno un effetto maggiore sulla riduzione dell’emoglobina glicata rispetto alle cure abituali con una differenza media del 18%. (9)
La metanalisi di Hangaard et al (10) conferma, ancora una volta, il significativo contributo degli interventi di telemedicina, specie se coadiuvati da interventi di telemonitoraggio. Alle stesse conclusioni è giunta la metanalisi di De Groot (11) che, all’analisi sull’efficacia nella riduzione dell’emoglobina glicata e della riduzione di parametri quali pressione arteriosa, indice di massa corporea, glucosio post prandiale e livelli di colesterolo, aggiunge una valutazione sul miglioramento della qualità di vita. Il gruppo di esperti, nello specifico, ha evidenziato una riduzione significativa dei valori di emoglobina glicata pari al 48% e un maggior senso di sicurezza e autoefficacia nelle persone che erano state coinvolte in interventi di telemedicina come videoconferenze, uso di applicazioni mobili per registrare i propri parametri clinici quotidianamente o la comunicazione degli stessi tramite telefonate/messaggi a un clinico di riferimento.
Anche in altri studi primari in letteratura, in cui la significatività statistica non è stata raggiunta, si rileva, ad ogni modo, un miglioramento complessivo dello stato di salute, dell’aderenza terapeutica e della qualità di vita, nonché una riduzione dei valori medi della glicemia a digiuno (3).
Un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione in riferimento all’implementazione di interventi di telemedicina è il grado di soddisfazione della persona assistita. Da ciò, infatti, dipende il grado di aderenza non solo rispetto al programma, ma anche alla terapia farmacologica e alle modifiche dello stile di vita (dieta, esercizio fisico, abitudini voluttuarie).
Quali sono i limiti della telemedicina?
È importante tenere conto delle difficoltà oggettive e soggettive che la popolazione a cui rivolgiamo l’intervento può manifestare e riservare spazio al training preliminare. È fondamentale stimolare il senso di autoefficacia dei pazienti, vale a dire la fiducia che una persona nutre verso le proprie capacità, abilità, potenzialità di esercitare un controllo sugli eventi e gestire la propria vita. (12)
I pazienti con minor senso di autoefficacia sono anche poi coloro i quali per tale ragione tendono ad avere un peggior controllo della patologia di base. (13)
È importante ricordare che non tutti i pazienti dispongono della tecnologia necessaria per poter usufruire dei servizi di telemedicina, quindi, il rischio che un servizio nato con l’obiettivo di raggiungere un numero ampio di persone accentui, invece, le differenze nella popolazione.
Conclusioni
Le evidenze scientifiche, attualmente a disposizione, depongono a favore dell’applicazione della telemedicina nei percorsi assistenziali delle persone con il diabete mellito.
Tali risultati devono rappresentare la guida per un rinnovamento dei sistemi sanitari, al fine di migliore i servizi e lo stato di salute della popolazione. Grazie al supporto delle tecnologie digitali, una gestione più sostenibile, sicura ed efficiente del diabete mellito è possibile, tenendo conto delle caratteristiche soggettive dell’assistito e personalizzando l’assistenza.
Bibliografia
- Ministero della Salute TELEMEDICINA Linee di indirizzo nazionali. 2012 http://www.salute.gov.it
- Associazione Medici Diabetologi. Diabete e telemedicina: l’emergenza ha accelerato un processo già in atto. 2021. https:digital-medicine/diabete-e-telemedicina-lemergenza-ha-accelerato-un-processo-gi-in-atto-35971
- Von Storch K, Graaf E, Wunderlich M, Rietz C, Polidori MC, Woopen C. Telemedicine-Assisted Self-Management Program for Type 2 Diabetes Patients. Diabetes Technol Ther. 2019 Sep 1;21(9):514–21.
- Egede LE, Williams JS, Voronca DC, Knapp RG, Fernandes JK. Randomized Controlled Trial of Technology-Assisted Case Management in Low Income Adults with Type 2 Diabetes. Diabetes Technol Ther. 2017 Aug 1;19(8):476–82.
- Guo SH, Hsing HC, Lin JL, Lee CC. Relationships Between Mobile eHealth Literacy, Diabetes Self-care, and Glycemic Outcomes in Taiwanese Patients With Type 2 Diabetes: Cross-sectional Study. JMIR Mhealth Uhealth. 2021;9(2):e18404
- Eberle C, Stichling S. Effect of Telemetric Interventions on Glycated Hemoglobin A1c and Management of Type 2 Diabetes Mellitus: Systematic Meta-Review. J Med Internet Res. 2021 Feb 17;23(2):e23252
- Vaughan EM, Hyman DJ, Naik AD, Samson SL, Razjouyan J, Foreyt JP. A Telehealth-supported, Integrated care with CHWs, and MEdication-access (TIME) Program for Diabetes Improves HbA1c: a Randomized Clinical Trial. J Gen Intern Med. 2021 Feb 1;36(2):455–63.
- Wang J, ZhaoZ, Lu Z, Li Y, He Y, Zhai Y, Wu J. Internet-Based Medication Management Services Improve Glycated Hemoglobin Levels in Patients with Type 2 Diabetes. Telemed J E Health.2021;27(6):686-693
9. Robson N, Hosseinzadeh H. Impact of Telehealth Care among Adults Living with Type 2 Diabetes in Primary Care: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomised Controlled Trials. Int J Environ Res Public Health. 2021;18(22):12171 - Hangaard S, Laursen SH, Andersen JD, Kronborg T, Vestergaard P, Hejlesen O, Udsen FW. The Effectiveness of Telemedicine Solutions for the Management of Type 2 Diabetes: A Systematic Review, Meta-Analysis, and Meta-Regression. J Diabetes Sci Technol. 2021
- De Groot J, Wu D, Flynn D, Robertson D, Grant G, Sun J. Efficacy of telemedicine on glycaemic control in patients with type 2 diabetes: A meta-analysis. World J Diabetes. 2021 Feb 15;12(2):170-197
- Bandura A. Exercise of Human Agency Through Collective Efficacy. Curr Dir Psychol Sci. 2000;9(3):75-78.
- Qin W, Blanchette JE, Miyoung Y. Self-efficacy and Diabetes Self-Management in middle-aged and older adults in the United States: A Systematic Review. Diabetes Spectr. 2020;33(4):315-323.
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L’articolo nasce da un progetto di Revisione della letteratura che l’autrice ha svolto all’interno del I anno del Corso di Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università di Torino.