L’emergenza Coronavirus sembra essere un caso senza precedenti e praticamente nessuno sembra aver mai vissuto una situazione simile. Tuttavia, il colera, la peste bubbonica, il vaiolo e l’influenza rappresentano da secoli le malattie infettive più mortifere nella storia dell’umanità [1].
SARS, influenza suina e EBOLA
La SARS [2], l’influenza suina (swine flu) [3], l’Ebola, che si sono diffuse nelle ultime due decadi, sono conosciute soprattutto dagli addetti ai lavori e, pur essendo estremamente pericolose e letali, hanno avuto un impatto limitato in termini mediatici in Italia e in Europa.

La “Spagnola”
In passato alcune pandemie hanno causato un numero di morti nettamente superiore a quello di un conflitto bellico. Ad esempio la pandemia di influenza aviaria (bird flu) [4] che ha avuto luogo nel 1918-1919 [5] subito dopo la conclusione della Prima Guerra Mondiale, tristemente nota come “la spagnola” sembra aver fatto circa 50 milioni di morti e contagiato circa 500 milioni di persone, con un numero di decessi superiore a quelli causati dal conflitto bellico [6].
Da quando è cominciata l’emergenza Coronavirus in Cina, i governi hanno reagito con le classiche misure messe in atto in caso di epidemie, ovvero quarantena, limitazione di viaggi e mobilità delle popolazioni coinvolte nelle aree focolaio, con una corsa alla realizzazione di un vaccino.
Diversamente dal passato, tuttavia, questa è un’emergenza che mette a rischio la salute pubblica in un mondo globalizzato e interconnesso come mai prima d’ora. La malattia infettiva, infatti, si è sviluppata e propagata in un contesto economico e socio-culturale, con popolazioni progressivamente sempre meno rurali [7] che si addensano in contesti urbani con problemi di sovraffollamento non soltanto nei paesi in via di sviluppo [8].
L’eradicazione del vaiolo
Nel dicembre del 1979 l’OMS [9] ha proclamato l’eradicazione del vaiolo, annunciandone trionfalmente la scomparsa. Il vaiolo, che alcuni fanno risalire addirittura a 10.000 prima di Cristo [10], ha sterminato fino al XX secolo milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, proprio a metà anni ’70, mentre l’eradicazione del vaiolo stava avanzando, un’altra malattia infettiva letale ha cominciato a propagarsi l’Ebola [11]. Il vaiolo è finora l’unica malattia infettiva completamente debellata e quindi estinta.
La “zoonosi” – il “salto” dagli animali agli esseri umani
Altre malattie continuano a “fare il salto” dagli animali agli esseri umani [12] (zoonosi). Malattie infettive di tipo respiratorio quali la SARS, che è in grado di passare facilmente dagli animali agli esseri umani [13], rendono sostanzialmente quasi impossibile una eradicazione definitiva. La peste che ha sterminato decine di milioni di persone in Europa nel XIV secolo [14], trasmessa attraverso i topi, è tuttora esistente in alcuni continenti [15].
Nel 2009, l’OMS ha dichiarato un’emergenza pandemica globale per l’H1N1 [16], altrimenti nota come febbre suina (swine flu), malattia che si è diffusa trasferendosi dai maiali all’uomo. Il CDC americano [17] ha stimato fino a 575.000 decessi da H1N1 nel primo anno (2009).
Urbanizzazione, allevamenti intensivi e surriscaldamento globale
L’industrializzazione degli allevamenti intensivi e l’urbanizzazione hanno notevolmente favorito la diffusione di alcune malattie infettive [18]. Gli allevamenti intensivi di bestiame, data la promiscuità, favoriscono la diffusione del contagio tra animali. Inoltre, il surriscaldamento globale favorisce una diffusione più ampia di alcune malattie infettive, ad esempio quelle trasmesse attraverso le zanzare, che con temperature inferiori in passato non avrebbero rappresentato un problema [19]. Secondo l’OMS, un aumento medio della temperatura di 2-3 gradi comporterebbe un incremento del 3-5% del rischio di esposizione alla malaria in alcune geografie (alcune centinaia di milioni di persone [20]).
Inoltre, l’urbanizzazione sistematica e progressiva con condizioni abitative di sempre maggiore promiscuità favoriscono la diffusione rapida del contagio. La globalizzazione, il turismo d’affari e di piacere, i movimenti migratori con la possibilità per milioni di persone di spostarsi rapidamente e imprevedibilmente su base planetaria [21] rappresentano inoltre un altro elemento di importante diffusione di malattie infettive.
Altre emergenze sanitarie in corso: H5N1 in Cina, H1N1 a Taiwan, febbre suina africana in Indonesia
Le misure restrittive che hanno visto molti governi imporre quarantena e restrizioni alle popolazioni locali colpite dal contagio, sia in Cina che in Italia, sono mirate a contenere la diffusione e a rallentare l’afflusso di malati negli ospedali, ma non sono risolutive. In parallelo, proprio durante l’emergenza coronavirus, sono in corso un’epidemia di H5N1 [22], il cui focolaio è in una fattoria di pollame in Cina, di H1N1 a Taiwan [23], nonché di febbre suina africana in Indonesia [24] tutte apparentemente di rilevante importanza, che però non hanno avuto la stessa ricaduta mediatica.
L’impatto dell’uomo sull’ambiente circostante e sugli animali: l’approccio One Health
Riteniamo che sia necessario un approccio integrato per combattere le malattie infettive su scala globale. Negli ultimi anni si è parlato molto infatti di “One Health” [25]: un approccio “olistico” alla salute umana, da intendersi fortemente interconnessa con quella animale. Il comportamento umano e le interazioni con gli animali possono enormemente influire sulla diffusione delle malattie infettive. Le epidemie di malattie infettive non dipendono unicamente dall’efficacia delle vaccinazioni e dalle condizioni igienico-sanitarie. Per poter ridurre i rischi di esposizione a malattie infettive potenzialmente imprevedibili e sempre più virulente su scala globale, è necessaria una più corretta comprensione delle interazioni e dell’impatto che gli esseri umani hanno sull’ambiente circostante, sugli altri esseri viventi e sulle modalità attraverso le quali l’uomo sfrutta e “consuma” le risorse del pianeta.
La FAD ECM “Infezione da Nuovo Coronavirus” a cura di Alberto Maraolo
In questo contesto Springer Healthcare, in collaborazione con Bookia SRL e grazie al coordinamento scientifico del nostro section editor per le malattie infettive della rivista Medici Oggi dr. Alberto E. Maraolo, dirigente medico presso l’Azienda Ospedaliera dei Colli – Ospedale Cotugno di Napoli, ha messo in linea attraverso il portale www.ebookecm.it la FAD ECM “Infezione da nuovo Coronavirus: notizie dalla letteratura e materiale informativo” con 26 crediti.
La raccolta di articoli, pubblicati su Medici Oggi (e altre importanti riviste internazionali e di utilissimi documenti diffusi da importanti organizzazioni nazionali e internazionali) viene incontro all’esigenza di fornire uno strumento per un autoaggiornamento efficace per il professionista sanitario, non basato esclusivamente sull’attualità del momento, ma incentrato anche sulla conoscenza e le esperienze del passato, nell’ottica di una formazione orientata verso il futuro, basata sulla programmazione e prevenzione e non solo sulla reazione a situazioni di crisi e emergenza.
Bibliografia
[1] Tognotti, Eugenia. “Lessons from the history of quarantine, from plague to influenza A.” Emerging infectious diseases vol. 19,2 (2013): 254-9
[2] LeDuc, James W., and M. Anita Barry. “SARS, the First Pandemic of the 21st Century.” Emerging Infectious Diseases vol. 10,11 (2004): e26.
[3] Gibbs, A.J., Armstrong, J.S. & Downie, J.C. “From where did the 2009 ‘swine-origin’ influenza A virus (H1N1) emerge?” Virology Journal vol. 6 (2009) 207
[4] Lycett, Samantha J et al. “A brief history of bird flu.” Philosophical transactions of the Royal Society of London. Series B, Biological sciences vol. 374,1775 (2019)
[5] Lycett, Samantha J et al. “A brief history of bird flu.” Philosophical transactions of the Royal Society of London. Series B, Biological sciences vol. 374,1775 (2019): 20180257
[6] Martini, M et al. “The Spanish Influenza Pandemic: a lesson from history 100 years after 1918.” Journal of preventive medicine and hygiene vol. 60,1 E64-E67. 29 Mar. 2019
[7] Andrew P. Dobson, E. Robin Carper, Infectious Diseases and Human Population History: Throughout history the establishment of disease has been a side effect of the growth of civilization, BioScience, Volume 46, Issue 2, February 1996, Pages 115–126
[8] Hipgrave, David. “Communicable disease control in China: From Mao to now.” Journal of global health vol. 1,2 (2011): 224-38.
[9] Wehrle, Paul F. “A Reality in Our Time: Certification of the Global Eradication of Smallpox.” The Journal of Infectious Diseases, vol. 142, no. 4, 1980, pp. 636–638
[10] Riedel, Stefan. “Edward Jenner and the history of smallpox and vaccination.” Proceedings (Baylor University. Medical Center) vol. 18,1 (2005): 21-5
[11] Awah, Paschal Kum et al. “Ebola Virus Diseases in Africa: a commentary on its history, local and global context.” The Pan African medical journal vol. 22 Suppl 1, 18. 11 Oct. 2015
[12] Bidaisee, Satesh, and Calum N L Macpherson. “Zoonoses and one health: a review of the literature.” Journal of parasitology research vol. 2014 (2014)
[13] Sheahan, Timothy et al. “Mechanisms of zoonotic severe acute respiratory syndrome coronavirus host range expansion in human airway epithelium.” Journal of virology vol. 82,5 (2008): 2274-85
[14] DeWitte SN “Mortality Risk and Survival in the Aftermath of the Medieval Black Death”. PLoS ONE 9(5) (2004) e96513.
[15] Mead, Paul “Epidemics of plague past, present, and future” Lancet Infectious Diseases Volume 19 (2019) Issue 5, P459-460
[16] Fineberg, H “Pandemic Preparedness and Response — Lessons from the H1N1 Influenza of 2009” in NEJM (2014) 370:1335-1342
[17] US Centers for Disease Control and Prevention https://www.cdc.gov/flu/pandemic-resources/2009-h1n1-pandemic.html ultimo accesso 2 marzo 2020
[18] Jones, Bryony A et al. “Zoonosis emergence linked to agricultural intensification and environmental change.” Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America vol. 110,21 (2013): 8399-404.
[19] Irfain, U. “As Temperatures Climb, So Does Malaria. The risk area for malaria expanded between 1990 and 2005” in Scientific American 2014 https://www.scientificamerican.com/article/as-temperatures-climb-so-does-malaria ultimo accesso 2 marzo 2020
[20] World Health Organisation, Climate Change and Human Health https://www.who.int/globalchange/climate/summary/en/index5.html ultimo accesso 2 marzo 2020
[21] Jan C Semenza, PhD, Kristie L Ebi, PhD, Climate change impact on migration, travel, travel destinations and the tourism industry, Journal of Travel Medicine, Volume 26, Issue 5, 2019, taz026,
[22] Zhou, C. “China reports outbreak of deadly bird flu among chickens in Hunan province, close to coronavirus epicentre of Wuhan” in South China Morning Post, 2 febbraio 2020 https://www.scmp.com/news/china/society/article/3048566/china-reports-outbreak-deadly-bird-flu-among-chickens-hunan – ultimo accesso 2 marzo 2020
[23] Taiwan News “H1N1 flu virus kills 13 people in Taiwan in one week” 2 febbraio 2020 https://www.taiwannews.com.tw/en/news/3868793 – ultimo accesso 2 marzo 2020
[24] Komang Erviani “Bali confirms swine fever outbreak amid numerous pig deaths” in The Jakarta Post 5 febbraio 2020 https://www.thejakartapost.com/news/2020/02/05/bali-confirms-swine-fever-outbreak-amid-numerous-pig-deaths.html, ultimo accesso 2 marzo 2020
[25] Bidaisee, Satesh, and Calum N L Macpherson. “Zoonoses and one health: a review of the literature.” Journal of parasitology research vol. 2014 (2014)