Dr. G. Maiolino, Dr. A. Boni
“…Poiché il movimento inizia a destra, gli organi su questo lato sono di conseguenza più forti rispetto a quelli di sinistra, devono spingere tutti verso l’alto prima delle loro parti controlaterali” (Aristotele)
Introduzione
C’è chi ammette di aver dato almeno una volta una sbirciatina alla zona pubica del David Di Michelangelo e chi mente. Se a Firenze lo scroto del David si può trovare su ogni sorta di souvenir, un motivo di interesse deve esserci. Siamo incuriositi e non siamo di certamente i primi, oltre ad essere in buona compagnia.
In effetti sul ruolo della simmetria dei genitali, nel corso dei secoli vi furono vere e proprie dispute scientifico-filosofiche che hanno, di certo, influenzato gli artisti del tempo. Già i greci associavano il lato destro con la mascolinità e ed il sinistro con la femminilità. Veniva considerata molto importante ovviamente anche la lateralità nella donna, sottolineando come non solo il lato di impianto del feto ma anche il lato di origine dell’ovulo fosse importante, ancora una volta il lato destro produceva il maschio e il sinistro la femmina. Addirittura alcuni filosofi proposero che le malattie del lato destro fossero più gravi (in particolare nel caso della pleurite), che il latte dal seno destro era più forte e più adatto per i bambini maschi, e che se il testicolo destro era freddo e retratto, esso rappresentava un segno di morte. Detto ciò l’attenzione sullo scroto non si è interrotta fino all’ epoca moderna; MJ Morgan e MC Corballis evidenziarono che lo scultore francese Rodin, nella sua famosa statua “L’età del Bronzo”, aveva rappresentato il testicolo destro più in basso rispetto al sinistro perché confondeva destra e sinistra carattere, che veniva associato frequentemente alla dislessia di cui Rodin era affetto .1 Nel 2012 B. Bonafini e P. Pozzilli addirittura “diagnosticarono” un varicocele ad uno dei due Bronzi di Riace. 2
Asimmetrie “filosofiche”
Tra i primi a concentrarsi sulle asimmetrie genitali vi fu Parmenide, all’inizio del VI secolo a.C, il quale, assumendo che l’utero umano fosse bicorne come in altre specie animali, pensava che il sesso dell’embrione fosse determinato dal lato dell’utero dove si ancoravano gli embrioni: gli embrioni sul lato destro dell’utero diventavano maschi e quelli a sinistra femmine. Successivamente Anaxoras, ritenne che il padre fosse responsabile del sesso della prole: mantenendo la stessa impostazione destra-sinistra, per cui, se si desiderasse un figlio maschio si consigliava di legare il testicolo sinistro. Per Empedocle invece il sesso della prole era determinato interamente dalla donna, la caratteristica principale era il calore dell’utero che era controllato dal grado di flusso delle mestruazioni. Per Ippocrate, o meglio dire gli autori ippocratici, vi era un grande significato alla differenza tra sinistra e destra.3 La forma più elaborata di simbolismo sinistra-destra ha trovato però le sue origini nei Pitagorici, che associavano la destra al maschio e la sinistra alla femmina, così come con molti altri opposti. Questo concetto è stato esteso da Aristotele in una teoria generale della destra e della sinistra nei sistemi biologici, secondo la qualelato destro inizia il movimento, è più caldo e meno acquoso del sinistro, e anche più forte. Aristotele rifiutò tutte le precedenti teorie sulla determinazione del sesso e concluse che la variabile critica era la quantità di calore innato prodotta dal cuore fetale, che indurrebbe la differenziazione di tutti gli altri organi. Interessante era che Aristotele non considerava coinvolti i testicoli nella riproduzione ma essi avevano il compito di agire come pesi aprendo i condotti da cui il seme veniva scaricato e mettere in tensione l’intero corpo provocando i cambiamenti che nel maschio si manifestano alla pubertà. 4,5
Condizione fisiologica
Che lo scroto negli uomini sia asimmetrico in termini di posizione e di grandezza dei testicoli è un dato ormai noto. In particolare è il testicolo destro ad essere posizionato più in alto nella maggior parte degli uomini (61,3-65,1%), mentre nel 21,1-27,4% risulta più alto il sinistro e nel 10,5-17,5% i due risultano alla stessa altezza, con risultati contrastanti circa il rapporto con la mano dominante. Per quanto riguarda invece le dimensioni, nella maggior parte dei casi è il testicolo destro ad essere più largo e più pesante. Questo aspetto, che può apparire irrilevante, può porre invece numerosi grattacapi, soprattutto in ambiente pediatrico ed anche durante la pubertà in condizioni di emergenza quali ad esempio la torsione del testicolo.
Condizioni patologiche di asimmetria scrotale
Se per “natura” lo scroto è asimmetrico, esistono diverse patologie in grado di determinare un’asimmetria della sacca scrotale diversa da quella fisiologicamente presente. Se la sopracitata torsione del funicolo spermatico risulta essere la più importante urgenza urologica, e che necessita di una pronta diagnosi differenziale clinica, la sua rapida comparsa non determina una asimmetria scrotale di lungo corso. Invece, alcune condizioni patologiche possono essere presenti fin dalla nascita come il criptorchidismo monolaterale costituito dall’assenza della discesa di uno dei due testicoli all’interno dello scroto o dalla ritardata discesa che determina una ridotta dimensione del testicolo più a lungo ritenuto nell’addome. Altre patologie facilmente evidenti (es. epididimite, orchi-epididimite) possono essere acquisite e manifestarsi in maniera acuta e mentre altre di natura benigna (varicocele, idrocele ed ernia inguino-scrotale, così come alcune cisti dell’epididimo piuttosto grandi) o maligna (tumori del testicolo) possono manifestarsi in maniera più subdola.
Autodiagnosi e valutazione urologica “di leva”
La salute “testicolare” è stata per anni salvaguardata dalla cosiddetta visita di leva che rappresentava un evento cruciare di screening di patologie andrologiche per la maggior parte dei giovani-adulti. Con l’interruzione dell’obbligo di servizio militare (fine del 2004) questo importante filtro è venuto di fatto a mancare. Al contrario è cresciuta negli anni, anche grazie alle campagne di informazione, la consapevolezza dell’autopalpazione testicolare (Testicular Self-Examination, TSE) quale metodo di prevenzione per il cancro del testicolo. Nel 1988 infatti il 90% di un campione di 1,364 ragazzi non aveva mai sentito parlare di autopalpazione testicolare 6, mentre nel 2014 su un campione di 740 intervistati il 40% era stato informato circa l’esecuzione dell’autopalpazione.7 La conoscenza sul tumore del testicolo tra i maschi è aumentata negli ultimi anni anche in parte a causa di alcune celebrità che ne hanno sofferto e ne hanno richiamato l’attenzione mediatica. 8Esistono però alcune controversie nel mondo scientifico circa l’utilità dell’autopalpazione testicolare, per l’assenza di studi che dimostrino la reale efficacia dell’autopalpazione testicolare nella riduzione della mortalità del tumore del testicolo. Per esempio la Preventive Services Task Force degli Stati Uniti (USPSTF) sconsiglia l’esecuzione della TSE a causa dell’aumento del carico di ansia indotto da falsi positivi e della mancanza di studi clinici che dimostrino le sue capacità di riduzione della mortalità a lungo termine. Quella che sembra la considerazione di maggior buon senso arriva da parte di Rovito et al. che nel 2018 pubblicano un articolo sulla TSE considerando i suoi usi “off-label”: in pratica secondo gli autori l’autopalpazione testicolare sarebbe una misura di prevenzione generale della salute “scrotale”, utile anche per quasi tutte le altre patologie e condizioni (varicocele, idrocele, ecc). 9
Studi accademici sull’asimmetria testicolare fisiologica
Il primo a dimostrare un interesse puramente accademico circa la rappresentazione dei genitali nelle opere degli antichi artisti fu Mc Manus dell’University College of London che inviava nel 1976 su Nature una lettera del titolo “Scrotal asymmetry in man and in ancient sculpture”, dove analizzava l’asimmetria scrotale di 107 sculture, originali o copie rinascimentali, presenti in numerosi musei e gallerie italiane.10,11 Mc Manus metteva in evidenza come la rappresentazione scultorea dello scroto fosse in disaccordo con i dati della realtà: sebbene gli antichi artisti tendessero a posizionare correttamente il testicolo destro più in alto rappresentavano erroneamente il testicolo sinistro come quello più grande, dato che si discosta da quello reale in quanto come già detto è il testicolo destro ad essere quello più grande. Da dove provenivano le origini di questo “errore” anatomico compiuto dagli artisti greci, famosi proprio per la loro accurata rappresentazione dell’anatomia? Le opzioni potevano essere due: gli artisti ponendo il testicolo sinistro più in basso ne dedussero intuitivamente che fosse anche più pesante e quindi più grande di quello destro oppure al contrario perché dietro tale rappresentazione si nascondeva un preciso simbolismo dettato dalle teorie filosofiche citate in precedenza?
Sulla scia di Mc Manus, ad analizzare lo scroto delle statue degli antichi greci è questa volta Steward il quale nello stesso anno della lettera di Mc Manus a Nature, critica quest’ultimo per essersi basato solo su sculture del periodo classico, ossia dal V sec a.C. all’epoca romana, tralasciando il periodo precedente che invece era quello in cui sorgeva la scultura greca, quello in cui vi fu l’inizio dello studio dell’anatomia e del rapide fiorire di stili diversi.12 Steward credeva infatti che per scoprire il motivo dell’errore degli scultori greci fosse necessario studiare il periodo arcaico della scultura greca e per tanto analizza 80 kuroi (plurale di κοῦρος in greco “ragazzo”) ossia sculture greche di periodo arcaico raffiguranti dei fanciulli nudi in posizione eretta, di chiara influenza egizia. Essi furono oggetto di studio da parte di Gisella Richter che, sulla base di evoluzione anatomica, tecnica di lavorazione e strumenti adoperati, suddivise i vari kuroi dei musei del mondo in gruppi con un’approssimativa datazione. Harrison ne rivide la cronologia suddividendo i gruppi della Richter in tre macrogruppi. Steward nota che nel gruppo più antico (Sunio e Orchomenos-Thera) vi era una propensione a uniformare i testicoli sia in altezza che dimensioni (talvolta a modellarli come un solo testicolo) ma già in circa due quinti delle statue comincia a evidenziarsi il pattern di rappresentazione evidenziato da Mc Manus, ossia il testicolo destro più alto di quello a sinistra con dimensioni però che sembrano avere distribuzione random. Nel secondo gruppo (Tenea-Volomandra e Melos) il testicolo destro è più alto nella maggior parte delle statuette e nella metà di essi il sinistro è quello più grande. Nel terzo gruppo (Anavyssos-Ptoion e Ptoion isolato) si stabilisce definitamente lo schema classico ritrovato da Mc Manus: il destro in alto, il sinistro in basso ed erroneamente più grande.
Mc Manus raccoglie i dati di Steward insieme ai suoi e ne fa, quindi, uno studio statistico nell’articolo che pubblica sulla rivista Laterality nel 2004: analizza come in maniera statisticamente significativa (p<0,05) le rappresentazioni di completa simmetria in termini di altezza e dimensioni tra i due testicoli diminuiscono con il passare del tempo (dimostrando quindi il progressivo perfezionamento “anatomico” degli artisti) ma costatando però che non vi era differenza statisticamente significativa bensì solo un trend tra i quattro gruppi (i tre di Steward costituiti da Kuroi e il quarto costituito dalle 107 statue classiche analizzate da Mc Manus) nel porre il testicolo destro in alto e il sinistro più largo in basso. Mc Manus conclude la sua analisi evidenziando come l’errata rappresentazione dell’asimmetria testicolare nelle sculture greche è già presente prima di tutte le teorie filosofiche sull’asimmetria biologica per tanto essa non era da collegare ai grandi filosofi dell’antica Grecia. La sua ricerca fu così “particolare” che vinse l’ Ig-Nobel o meglio conosciuto come Ignobel (il premio ironico, ma in realtà serissimo, dedicato alle ricerche più strane e divertenti) nella Medicina.
Conclusione
L’attenzione ai genitali esterni maschili ha rappresentato già dalle epoche antiche una importante “stigmata” corporea. Rimane dunque il dubbio se l’errore nella rappresentazione della fisiologica asimmetria dello scroto da parte gli scultori greci derivi dal simbolismo destra-sinistra, già presente in tempi antichi, seppur non ancora formalizzato negli scritti dei grandi filosofi greci o semplicemente siano stati trasportati dal proprio intuito ed abbiano rappresentato il testicolo più in basso come quello più grande.
L’autopalpazione risulta capace di aumentare la consapevolezza di sé e il benessere tra gli uomini, ponendosi come comportamento di utile “screening” a costo zero. Deve essere incoraggiata questa pratica in maniera periodica (almeno 1 volta al mese), soprattutto nell’adolescente e nel giovane adulto essendo questi i periodi in cui la diagnosi di patologie genitali risulta più importante e determinante. Sta inoltre di fatto che dal punto di vista clinico le asimmetrie testicolari assumono sempre una grande importanza clinica e debbano sempre prevedere una valutazione urologica.
Bibliografia
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