Springer Healthcare Education, in collaborazione con Bookia SRL, ha realizzato una nuova pubblicazione sui vaccini. Il progetto editoriale, disponibile sulla piattaforma eBookECM, permette ai clinici e ai professionisti sanitari di conseguire 30 crediti ECM, dopo aver superato un test di comprensione.
La monografia, a cura del dottor Alberto Enrico Maraolo, Dirigente Medico in Malattie Infettive presso l’Azienda Ospedaliera dei Colli – Ospedale dei Colli di Napoli, nonché section editor di area per la rivista Medici Oggi, intende sottolineare l’importanza dei vaccini e delle attività di prevenzione molto al di là del Coronavirus. Il libro include anche dei casi di studio, tratti dalla letteratura internazionale, con importanti approfondimenti, partendo da un’analisi storica per finire alle moderne tecnologie. La pubblicazione è anche corredata da una serie di illustrazioni satiriche sul mondo dei vaccini, che si ispirano anche all’iconografia storica del secolo XIX.
Perché un nuovo libro su un argomento apparentemente già noto, mentre la comunità scientifica e il grande pubblico si interessano quasi esclusivamente ai nuovi vaccini che diverse aziende farmaceutiche hanno lanciato e sono pronte a lanciare per combattere il SARS-CoV-2?
Mentre il Coronavirus è oramai diventato il centro quasi esclusivo della nostra attenzione, le tradizionali campagne di prevenzione vaccinale e le stesse attività di vaccinazione di tutte le popolazioni a rischio (dai bambini a altri soggetti più fragili) sono state messe a rischio e – in molti casi – azzerate dall’ingombrante presenza del COVID-19, che ha ridotto e ridurrà pesantemente l’accesso alle attività di prevenzione vaccinale per molti soggetti potenzialmente a rischio. L’elefante nella stanza, di cui molti spesso dimenticano di parlare, è rappresentato dagli effetti devastanti sul medio e lungo periodo sulle attività di promozione e attuazione delle tradizionali campagne vaccinali, per altro frequentemente messe in secondo piano anche in assenza di emergenze pandemiche globali.
La copertura vaccinale da malattie note è data per scontata ed è spesso trascurata. È per questo che Springer Healthcare ha deciso di investire risorse nella realizzazione di una monografia di aggiornamento per i clinici e i professionisti sanitari per fornire uno strumento agile e snello con degli approfondimenti specifici tratti da case study reali. Lo scopo principale è di mantenere tali attività al centro del dibattito di sanità pubblica con la necessaria attenzione, anche al di là degli addetti ai lavori e a tutti i livelli nella società, perché solo attraverso un’adeguata sensibilizzazione di tutta la popolazione sarà possibile raggiungere un livello accettabile di immunità di gregge, che nelle moderne democrazie non può essere imposto solo attraverso misure coercitive e leggi dello Stato.
A questo proposito, l’articolo pubblicato nel mese di Settembre 2020 sulla rivista The Lancet, intitolato: “Mapping global trends in vaccine confidence and investigating barriers to vaccine uptake: a large-scale retrospective temporal modelling study”, che riproduciamo in appendice alla nostra monografia, fornisce degli elementi essenziali per meglio comprendere le implicazioni relative ai vaccini, con un taglio a 360° e una chiave di lettura che va molto al di là dei semplici aspetti clinici e di sanità pubblica, sui quali purtroppo molti addetti ai lavori si sono fossilizzati, perdendo di vista il contesto più ampio.
Il Vaccine Confidence Project, diretto dalla professoressa Heidi Larsson della London School of Hygiene and Tropical Medicine, è un’iniziativa nata circa 10 anni fa, inizialmente come progetto di social media monitoring. Più recentemente, nel 2015, è stato creato il Vaccine Confidence Index, che ha permesso di raccogliere informazioni acquisite attraverso 290 survey erogate a circa 280.000 individui basati in 149 paesi tra il 2015 e il 2019 in riferimento alla percezione della sicurezza, importanza e efficacia dei vaccini.
L’indagine sottolinea come in passato ci sia stata maggiore fiducia nei vaccini, in particolare in alcuni paesi, con situazioni molto di versificate in funzione di una convergenza di fattori legati a cambiamenti politici, culturali, socio-economici e religiosi. È interessante inoltre notare come l’ostilità o maggiore soddisfazione nei confronti dei vaccini non sia aumenta in maniera omogenea e similare e livello globale, con alcune nazioni in peggioramento e altre in leggero miglioramento.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito la “vaccine hesitancy” tra le 10 minacce per la Salute Globale. L’assenza di fiducia nei confronti dei vaccini e la diffidenza nei confronti dei vari stakeholders della filiera (in particolare aziende del farmaco e governi) sono alcuni dei principali motivi alla base della riluttanza nei con fronti dei vaccini, nonostante la disponibilità e relativa facile accessibilità di questi in molte geografie.
È stato rilevato come uno singolo trigger event possa causare un tracollo rapido e per certi versi irreversibile – per lo meno nel breve periodo – della fiducia nei confronti dei vaccini, con conseguenze catastrofiche.
In Gran Bretagna, ricordiamo il caso dell’articolo pubblicato da Wakefield sull’importante rivista The Lancet nel 1998 (di cui si parlerà in maniera approfondita in alcuni capitoli del libro) che indicava una presunta correlazione, rivelatasi poi falsa e smentita, tra vaccinazioni e autismo. Nonostante la retraction del manoscritto e le smentite della comunità scientifica in tutte le sedi, l’articolo ebbe una tale eco mediatica da provocare conseguenze di cui stiamo ancora pagando le conseguenze oggi.
Anche se la Francia in molte classifiche internazionali sembra avere il miglior Sistema Sanitario Nazionale a livello mondiale, rimane tuttavia uno dei paesi più scettici a livello globale nei confronti dei vaccini, pur essendo molto migliorata nel corso degli ultimi anni. È proprio di fine novembre 2020 la diffusione del film “Hold up” in Francia in cui si rivelerebbero non solo gli errori delle autorità governative e sanitarie transalpine ma soprattutto le basi di un complotto globale delle élites mondiali a danno delle popolazioni della terra attraverso il COVID-19. Questo proprio nel momento in cui i vaccini sono in procinto di essere lanciati e sarà necessario sensibilizzare il maggior numero possibile di cittadini a vaccinarsi.
È interessante prendere in considerazione anche eventi più recenti accaduti in altre latitudini: nel 2017 nelle Filippine un programma di vaccinazione scolastica per la Dengue (febbre tropicale causata da zanzare) gestito dal Ministero della Salute è stato interrotto, a causa di una forte reazione pubblica legata a centinaia di decessi di bambini che avevano ricevuto almeno una singola dose del vaccino, anche se non c’erano evidenze specifiche a conferma che tali decessi fossero ascrivibili unicamente alla vaccinazione. In seguito alla sospensione della vendita e distribuzione nel paese del vaccino (che però continua a essere utilizzato in diversi paesi dell’Unione Europea e negli Stati Uniti), c’è stato un crollo del tasso di immunizzazione nel paese, con conseguenti epidemie anche di morbillo nel 2019.
Anche in Giappone c’è stato un caso molto interessante legato alla sospensione del vaccino contro l’HPV (Human Papilloma Virus), a causa di presunti gravi effetti avversi. La “echo chamber”, ovvero l’effetto riverbero, con la condivisione incontrollata e planetaria immediata attraverso i social media di effetti avversi e della sospensione della campagna vaccinale contro l’HPV, ha favorito la propagazione di informazioni spesso false o distorte che sono poi state spesso associate e correlate ad altri contenuti privi di fondamento. A peggiorare la situazione c’è stata anche una ulteriore ambiguità da parte del governo giapponese (probabilmente per far fronte al crescente impatto mediatico negativo), nel non raccomandare più “attivamente” il vaccino – per un periodo – senza però sospenderne di fatto la somministrazione, cosa che poi è stata fatta con notevoli controversie.
Nel corso della pandemia di COVID-19 c’è stato un forte rallentamento delle attività di prevenzione e erogazione vaccinale soprattutto per i soggetti più fragili, a causa dell’impossibilità e/o difficoltà di accedere ai presidi sanitari o più semplicemente per la paura di uscire esponendosi a potenziali patogeni in contesti ambulatoriali e nosocomiali.
Non si deve dare per scontata l’attività di promozione dell’importanza della vaccinazione, che può cambiare molto in funzione dei Paesi, dei contesti socio-economici, delle appartenenze religiose e dei cambiamenti delle politiche governative. I programmi di immunizzazione non dovrebbero essere confinati unicamente agli addetti ai lavori. La comunicazione dovrebbe anche essere semplificata e diffusa attraverso canali diversi con “tone of voice” adatti al contesto. Si dovrebbero inoltre includere sistematicamente le scuole, le aziende, le pubbliche amministrazioni, i servizi di trasporto e tante altre realtà, attraverso un’informazione e promozione dei programmi vaccinali al di là dei contesti pretta mente sanitari e molto oltre le semplici misure dedicate alla salute pubblica.
Anche i dubbi sulla velocità con la quale nuovi vaccini sono in corso di sviluppo possono essere fugate grazie a specifici approfondimenti mirati alla comprensione delle nuove tecnologie che rendono possibile tutto ciò.
È per questo che vi esorto a leggere con entusiasmo il libro “Vaccinazioni: storia, prassi e prospettive dell’immunizzazione attiva” a cura del dottor Alberto Enrico Maraolo e a utilizzarne e diffonderne i contenuti (nel rispetto del copyright!) nell’ottica di una continua e sempre maggiore consapevolezza sull’importanza dei vaccini.
Alessandro Gallo
Direttore Generale
Ascolta un estratto:
Ascolta “0. L’importanza delle attività di promozione vaccinale” su Spreaker.
Bibliografia
- The Vaccine Confidence Project vaccineconfidence.org
- A de Figueiredo, C Simas, E Karafillakis, P Paterson, H J Larson, Mapping global trends in vaccine confidence and investigating barriers to vaccine uptake: a large scale retrospective temporal modelling study, The Lancet Vol. 396, 10255 p. 898- 908, 26 September 2020
- H J Larson, R Wilson, S Hanley, A Parys, P Paterson, Tracking the global spread of vaccine sentiments: The global response to Japan’s suspension of its HPV vaccine recommendation, Human Vaccines & Immunotherapeutics 10:9, 2543–2550; September 2014
- WHO News Room – Ten Threats to Global Health in 2019 https://www.who.int/news-room/spotlight/ten-threats-to-global-health-in-2019 – ultimo accesso 23 novembre 2020
- Sito CNRS (Conseil National pour la Recherche Scientifique) – https://news.cnrs.fr/opinions/vaccine-hesitancy-is-france-the-world-champion ultimo accesso 20 novembre 2020
- Euronews website ‘Hold Up’: French coronavirus film gives floor to the ‘usual suspects of conspiracy’ https://www.euronews.com/2020/11/13/hold-up-french-coronavirus-film-gives-floor-to-the-usual-suspects-of-conspiracy – ultimo accesso 20 novembre 2020
- Largest Global Vaccine Confidence Survey reveals hesitancy hotsposts https://www.lshtm.ac.uk/newsevents/news/2020/largest-global-vaccine-confidence-survey-reveals-hesitancy-hotspots – ultimo accesso 20 novembre 2020
- Vaccine Confidence Improving in some EU countries and decreasing in others https://www.lshtm.ac.uk/newsevents/news/2018/vaccine-confidence-improving-some-eu-countries-decreasing-others – ultimo accesso 20 novembre 2020
- Dramatic Drop in public confidence after Philippines Degue Vaccine controversy https://www.lshtm.ac.uk/newsevents/news/2018/dramatic-drop-public-confidence-after-philippines-dengue-vaccine-controversy – ultimo accesso 20 novembre 2020